Questi due costruttori del Mid-West degli Stati Uniti sono, a mio parere, quelli che hanno realizzato le canne in bamboo con un’azione che si può avvicinare ai canoni di lancio moderni. Tutti gli altri, compresi i giovani attualmente in attività, utilizzano azioni che mal si possono comparare con l’azione di lancio moderna; molti si rifanno a Garrison, alcuni ancora alla vecchia azione americana di punta modificata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

              Cronologicamente la prima parte di questo racconto dovrebbe essere dedicata a Paul Young, morto nel  1957, passando poi a Bob Summers che ancora oggi costruisce bellissime canne in bamboo (ne ho acquistate 3 nel tempo, una 7’. La 7’6”, copia della Martha Maria di Young, che lui dedicò alla moglie battezzandola con il suo nome, e la 8’, copia della Para 15, sempre di Young), ma preferisco partire da Summers, traducendo la sua storia come me la raccontò lui stesso in una lunga lettera che mi scrisse nel 1981.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

           

  “Il mio primo contatto con la Paul H.Young Co. fu il risultato di un corso di costruzione mosche che seguii alla scuola serale nel 1956 ( la scuola americana è differente da quella europea, un allievo può realizzare il suo piano di studi con il vincolo di frequentare quattro materie obbligatorie, mentre le altre, a completamento del corso, sono a scelta dell’allievo, propedeutiche a quella che sarà la sua scelta futura, per cui ci si può trovare con persone che scelgono un corso di cucina e cucito, o costruzione mosche, come nel caso di Summers. n.d.r.). Il mio insegnante, Mr. Westbrook, ci disse che il negozio di Paul H.Young a Detroit era quanto di meglio si potesse trovare per acquistare i materiali da costruzione delle mosche, così mi recai là per dare un’occhiata. Il negozio era piccolo e buio con vecchie pareti di legno, naturalmente nulla a che vedere con le esposizioni dei moderni negozi di pesca; i materiali da costruzione erano semplicemente stipati in box aperti così che la gente poteva sceglierli. L’aspetto mi ricordava molto un tavolo da costruzione, solo più grande. La cosa che mi colpì fu una sorta di odore di affumicato che pervadeva tutto il negozio, simile ad una macelleria con i prosciutti affumicati ( molto comuni negli USA). Alla lezione successiva chiesi a Mr. Westbrook quale fosse la causa di quell’odore, la risposta fu che proveniva dal laboratorio di costruzione delle canne per il processo di heat-treating ( Paul Young è famoso per il lavoro di tempra del bamboo, tutte le sue canne sono di colore molto scuro, come poi quelle di Summers). Quell’odore, non lo sapevo ancora, sarebbe diventato un compagno di tutta la mia carriera.

 

              Dopo alcune visite al negozio per acquistare materiali ed ammirare le canne esposte, pensai di cercare un lavoro e poter comperare una di quelle canne; in particolare pensai di impiegarmi proprio da Paul Young, dal momento che mi sentivo abile nei lavori manuali ed avevo già incollato una ghiera di una canna e legato alcuni anelli della mia vecchia Heddon (costruttore di canne  a buon prezzo molto comune in quegli anni. n.d.r.), e mi sentivo pronto per il lavoro. Così mi feci coraggio e chiesi a Mrs. Martha Marie Young (la moglie) un lavoro. Mi rispose che stavano traslocando e di tornare. Tornai dopo il loro trasferimento in Southfield rd. (vicino a casa mia), e fui assunto con uno stipendio di 1 $ per ora, non male per l’epoca, era il 1956, avevo 17 anni e frequentavo la high school (il nostro liceo n.d.r.), ed ero occupato dopo la scuola ed il sabato. Il mio primo compito, oltre le pulizie, fu di togliere le legature dopo le operazioni di incollaggio delle sezioni, successivamente passai alla pulizia del grezzo dopo la rimozione delle legature.

 

              Ho una serie di bei ricordi di quegli anni: quando i Red Socks (squadra di baseball di Boston, nelle Major Leagues, serie A americana) vennero a Detroit per incontrare i  Tigers, Ted Williams (uno dei più famosi giocatori di tutti i tempi, come Babe Ruth, Joe Di Maggio, Lou Ghoerig, per citarne alcuni conosciuti anche da noi, n.d.r.) venne nel negozio con alcuni compagni di squadra. Incontrai molti dei più famosi pescatori, Ernest Schwiebert era spesso da noi discutendo sull’azione delle canne e raccontando dei grandi fiumi del mondo in cui aveva pescato. Ricordo che, a scuola, dicevo ai compagni che era venuto qualche pescatore che aveva acquistato una canna per 80 $! Molti non credevano ed allora venivano a vedere com’era una canna da 80 $. Ottenuta la Graduation (diploma liceale, n.d.r.), mi impiegai a tempo pieno e le cose evolsero rapidamente: la salute di Mr. Young peggiorava, i suoi problemi di cuore lo tenevano lontano dal lavoro sempre più spesso, mi diede sempre più responsabilità, facendomi montare le ghiere e fabbricare le impugnature, finchè arrivai a costruire una canna intera. Rimasi con lui per altri 3 anni; una sera mi invitò a casa sua con altri amici a vedere alcuni film che aveva girato sulla pesca al salmone nel fiume Miramichi (Canada, regione del New Brunswick, n.d.r.). Durante il lavoro era una persona molto cordiale, mi faceva spesso complimenti per il mio lavoro, ricordo che, quando incollavamo le sezioni, lui faceva funzionare la macchina ed io passavo la colla con un pennello, e mi diceva stai facendo il più importante lavoro di pittura del mondo. Un giorno, stavo pulendo acuni grezzi di cimini con della paglietta del 4/0, mi osservò per alcuni minuti poi disse “la fretta fa commettere errori” (haste makes waste). Da quel giorno non sbagliai più.

 

              Dopo aver maneggiato tante delle sue canne semiparaboliche (l’azione parabolica si deve a Charles Ritz, anzi si narra un aneddoto su come sia nata. Alla Pezon & Michel avevano preparato una canna per Ritz per fargliela provare, fu mandato un garzone a consegnarla, questi era in bici e cadde durante il viaggio, il calcio si ruppe, e quando ritz la montò dovette ripararla, montando il calcio più corto, e usandola si rese conto dei miglioramenti nel lancio, nacquero le canne col calcio più corto, il cosiddetto staggered ferrule, n.d.r.) compresi i grandi benefici nel lancio nei confronti della cosiddetta dry fly action in voga negli USA in quegli anni. Ebbi anche il vantaggio di maneggiare molte canne di altri costruttori per la riparazione, potendo così paragonare l’azione e la costruzione con tecniche differenti. Questo ebbe una grande influenza nel disegnare le mie canne attuali.

 

              Dopo la morte di Mr. Young, nella primavera del 1960, molte cose cambiarono, la proprietà si dedicò alle barche, io fui mandato alla Evinrude ad imparare un nuovo lavoro e divenni un meccanico. Ma il mio sogno erano le canne e non i motori. Feci quindi un contratto con Mrs. Young e mi dedicai ai loro ordini di canne da mosca. Comprai un tornio e costruii canne nel weekend e la sera. Portavo a casa i grezzi e li finivo. Poi tornavo al lavoro per la verniciatura finale. Questo continuò fino al 1969 quando Mrs. Young si ritirò. Uno dei nostri clienti era un agente immobiliare e mi trovò un locale a Traverse City, nel Nord Michigan, e ci trasferimmo. Io ero contento di avvicinarmi ai fiumi da trote. Jack, il figlio di Paul, prese in mano la compagnia, ma le cose non furono più le stesse, credo  che Mrs. Young fosse l’anima della ditta, così nel 1974 decisi che dovevo mettermi in proprio. Fui sollecitato da molti clienti e ricevetti anche offerte di finanziamento, ma ero diffidente ad accettare denaro per il mio progetto, così mi arrangiai da solo.

 

              Ci furono altre persone che influenzarono il mio lavoro. Il primo fu Morris Kushner, un ingegnere, il più abile che abbia conosciuto. Lo incontrai nel 1965, quando lui si era ritirato e costruiva canne per hobby. Ci scambiammo idee e teorie per costruire attrezzi e canne. Non fece mai due canne identiche, perché sperimentava sempre nuove idee, costruì tra le 100 e le 200 canne, e molte le regalò. Una delle più belle settimane della mia vita la passai con lui a pesca sul lago Nipon, in Canada. Era settembre e noi eravamo là per pescare le grosse Brook Trout (la trota originaria dell’Est Nordamerica). Un giorno del 1974 il figlio di Morris mi disse della sua morte e che la famiglia voleva che io  avessi tutta la sua attrezzatura. Ci accordammo per il prezzo, ed io portai tutto a Traverse City, era tutto quello che io avevo bisogno per iniziare la mia attività. Era il 1974 e nasceva la R.W.Summers Rod Co..

 

              La fresa di Mr. Kushner era veramente ben fatta e costruii un centinaio di canne con essa, ma poi le mie idee erano differenti su come dovesse essere una fresa; fortunatamente, nel 1975 un amico mi chiamò offrendomi la possibilità di costruirmene una che si adattava al mio scopo, la mia fresa pesava qualcosa come quasi 3 tonnellate, trasportarla per quasi 500 chilometri fu un altro problema, ma un amico che viaggiava con un camion mi aiutò, dovetti solo pagare il carburante. Vendetti la fresa di Mr. Kushner a Mike Spittle di Minneapolis, Minnesota, che ora costruisce una bellissima canna quadrata; acquistai poi altre attrezzature, come una sega da falegnameria, ed ora, ad eccezione delle guide, costruisco interamente le mie canne, compresi i tubi con le estremità in ottone.

 

              Lyle Dickerson fu l’altro ispiratore ed ebbe grande influenza su di me. Lo incontrai nel 1970. Avevo riparato molte delle sue canne ed ammirato il suo lavoro nei lunghi anni da Paul Young, ma lo incontrai solo quando mi trasferii a Traverse City.  Viveva a circa 50 chilometri da me, a Belair. Dopo 10 minuti che ero con lui capii che dovevo avere un’attrezzatura come la sua e costruire le canne interamente come faceva lui. Una macchina che apprezzai era il tornio con cui costruiva le ghiere, fino a una da 10 per le corte tre pezzi. Un altro attrezzo da vedere era la macchina per legare i grezzi incollati.

 

              Lyle aveva appena smesso la sua carriera di costruttore quando cominciò la nostra amicizia, lui aveva circa 75 anni. Mi chiese persino di costruire alcuni cimini per le sue canne da riparare, e mandò i suoi clienti da me. Cedette poi tutto a Tim Bedford di San Francisco  e io potei ottenere molte stanghe di bamboo per la mia attività. Alla morte di Tim Bedford tutta l’attrezzatura passò a Mr.Jim Shaaf, un gentiluomo di Concord, vicino a San Francisco, un mio caro amico (N.d.A.).

 

              La mia collaborazione con Paul Young e Lyle Dickerson, i due più famosi e leggendari costruttori del MidWest, mi ha aiutato nell’altra mia attività, il commercio delle canne usate. Con i prezzi che si sono alzati vertiginosamente, i collezionisti vogliono sempre più spesso una perizia delle loro canne. Poiché io sono l’unica persona vivente, al di fuori della famiglia Young, che abbia lavorato con loro molti sono quelli chiedono la mia autenticazione, e quindi preferiscono acquistare una vecchia Young da me. In molti casi io conosco di persona il proprietario originale, ormai anziani signori che acquistarono la canna ad 80 $ ed ora la rivendono a 5000 $! spesso arrivano nel mio negozio canne rifinite in modo orribile e mi si chiede di riportarle al primitivo splendore. Sono stato gratificato da oltre 35 anni di questo mestiere ed ho avuto la fortuna di pescare con alcuni dei leggendari pescatori a mosca del nostro tempo ed ho avuto la soddisfazione di vederli lanciare la loro mosca per insidiare trote nei fiumi di tutto il mondo con le mie canne.”

 

                                                                                              Bob Summers

 

Questa è la storia di Bob Summers così come lui me la raccontò molti anni fa. Una parola va spesa sulle sue canne, poiché è mia opinione che sia in assoluto il migliore nella costruzione delle canne in bamboo, sia nell’aspetto estetico, cosa in cui gli americani sono maestri indiscussi, sia quello dell’attrezzo da lancio, le canne americane generalmente (soprattutto quelle costruite sulla Costa Atlantica) non permettono lanci lunghi e, oltre una certa distanza, crollano tragicamente, mentre le creazioni del nostro hanno una capacità di lancio che si avvicina alle Brunner. La collaborazione con Paul Young e Lyle Dickerson è stata l’ispirazione che lo ha portato a sviluppare un’azione che, in pesca, è molto moderna pur mantenendo l’impronta inconfondibile del bamboo. Paul Young è stato un grande, ma era poco interessato all’estetica, così le finiture lasciavano a desiderare, era uno sperimentatore, sia dell’azione che di particolari, per esempio l’impugnatura ventilata o i portamulinelli scheletrici, le ghiere di alluminio di misura ridotta per minimizzare l’interruzione dell’azione, o le verniciature particolari. Summers, invece, costruisce canne che abbinano un’azione molto piacevole e delle finiture impeccabili, sia nei portamulinelli di sua creazione, per finire ai tubi da lui stesso costruiti. Le sue canne vanno dai 5’6” per la

Coda 4 agli 8’6” per la nove, ma la mia scelta cade sul modello 75, una 7’ per la 5 che funziona benissimo con una 4, la 735, 7’3” per la 5, e la 275, una 7’6” per la 4 che è molto simile alla Martha Marie di Paul Young.

                                                       Angelo

Paul H.Young & Robert W.Summers

Di Angelo Droetto