Notizie PAM dal mondo delle gare
Marzo 2010
Di Mauro Remo
Semifinale campionato italiano lago PAM.
Domenica 7 marzo, si è svolta la semifinale del campionato Italiano lago ad Arborio, in località 2 laghi. Con un clima pazzesco dove si alternavano folate di vento gelido a nevicate abbondanti, 40 concorrenti si sono sfidati e alcuni, sfiduciati per le condizioni avverse nella seconda gara abbandonavano.
Solo 17 riuscivano a qualificarsi per la finale del campionato Italiano che si svolgerà ad Ottobre a Vicenza.
1° Tinarelli Mirco
2° Perrucchione Oreste
3° Siviero Silvano
4° Cuoghi Silvano
5° Zulato andrea
6° Mafiotto marco
7° Genti Dario
8° Milanesi Stefano
9° Remo Mauro
10° Milanesi Lorenzo
11° Soldarini Sandro
12° Ramonda Alberto
13° Capisano Roberto
14° Massessi Egidio
15° Escosse Stefano
16° Magliana Claudio
17° Ottonetti Cristian
A questi atleti si aggiungeranno altri concorrenti provenienti da altre regioni sino ad un massimo di 50 in toto, dove si sfideranno per il titolo Italiano in palio per il 2010.
I primi 3 , oltre il podio e il relativo titolo,avranno anche il privilegio di far parte del Club Azzurro del 2011.
Tecnica e tattica
L'acqua molto fredda rendeva le trote apatiche e, di conseguenza le catture erano molto esigue. Era favorito a mio avviso chi si trovava a pescare controvento in quanto le trote si portavano molto vicine a riva, ma era essenziale capire che comunque non stavano in profondità ed erano al massimo 50cm -100 cm dalla superficie. In questo caso una coda intermedia slow (1,5 cm sec.) era l'ideale perché permetteva di rimanere di più in pesca alla profondità voluta, soprattutto se si strippava alternando tratti veloci ad altri lenti.
La coda intermedia fast (4cm. sec.) era utile nei primi tempi delle gare, in quanto le trote non ancora disturbate erano più a galla e più reattive, pertanto l'affondamento maggiore permetteva di entrare subito in pesca, e lo stripping veloce non la faceva affondare subito. Dopo le trote si facevano più guardinghe, seguivano l'artificiale molto più lentamente, ecco perchè bisognava utilizzare una coda con grado di affondamento minore.
Anche il peso degli artificiali era diverso, più pesante per una pesca veloce ( 0,2 gr) e senza peso per una pesca di ricerca. Quando fa molto freddo anche il volume degli artificiali è maggiore, normalmente uso degli ami del 10, ma in questo caso erano meglio quelli fatti su ami dell 8.
L'amico Ezio ha provveduto alla realizzazione di alcuni artificiali.
ciao Mauro pmremo@virgilio.it